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--------------------------------------------------------------------- Il valore della libertà
Ilvaloredellalibertà Nella storia politica dell’umanità gli oratori e i poeti celebrano le virtù della libertà ma difficilmente essi ne specificano la causa. La discussione verte usualmente sulla distinzione tra l’idea di libertà come contratto e l’idea di libertà come progresso. Nelle società a capitalismo di Stato le restrizioni imposte alla libertà riducono le possibilità di ricerca all’interno di ciascun ramo delle conoscenza umana e ciò riduce le possibilità di crescita delle teorie poste alla base della umana conoscenza. In tali tipi di società la libertà di agire è assegnata agli individui non in quanto tale condizione giuridica permetta loro di ottenere una maggiore soddisfazione economica ma in quanto tale condizione giuridica è compatibile con il fine che il legislatore pone alla base della sua azione politica. Appare evidente che una tale impostazione politica implichi la assunzione dell’idea che la ricerca quale strumento al fine della conoscenza teorica dei problemi afferenti alle differenti discipline sia un problema di ordine comune e non invece un problema di ordine individuale. Dunque ancora un volta il bene comune viene assunto a parametro strumentale ai fini del Deus ex macchina che imprime attraverso la sua azione politica la direzione desiderata al “processo di ricerca” privando il singolo ricercatore della possibilità di effettuare la sua “analisi dei problemi” sulla base delle sua personale intuizione e non invece sulla base dei desideri dell’establishment. Come nell’economia se l’impresa è di tipo pubblico piuttosto che di tipo privatistico la mancanza della concorrenza produce trust e monopoli alla medesima maniera nell’ambito della ricerca pura la mancanza di concorrenza tra i ricercatori e le restrizioni imposte per frenare lo spirito di ricerca individuale riducono le possibilità di crescita e di evoluzione della conoscenza intesa come attività di ricerca individuale invece che come attività di ricerca comune. Il governo della scienza in opposizione alla scienza di governo costituisce il perno della contrapposizione di due opposte concezioni teoriche la prima delle quali privando l’individuo della sua personale e spontanea creatività lo demotiva e lo mortifica nel profondo della sua coscienza comprimendone le qualità e le attitudini. La scienza di governo invece non è altro che l’arte della politica che deve rimanere tale se essa deve essere sottratta al fenomeno de carrierismo che ne costituisce l’anticamera dell’esercizio dell’ attività politica intesa come professione piuttosto che come spontanea vocazionePerugia 39/12/2020( venti periodico) Buon Natale con l'applomb -- Il valore di una merce non dipende dalla sua natura, ma dalla stima degli uomini, anche se quella stima è folle. (Diego De Cavarubbias) -- La proprietà è una conseguenza necessaria della natura dell'uomo. (Claude Frédéric Bastiat) -- La tassa migliore è sempre la più leggera. -- L'economia si occupa dei problemi fondamentali della società; interessa tutti e appartiene a tutti: è il principale e specifico studio di ogni cittadino. (Ludwig von Mises) --
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